Una guida per Siviglia

La bellezza di questi scambi linguistici è lo scoprire la cultura del posto, i luoghi, la gente… E parte di questa scoperta viene aiutata anche dalle guide turistiche che ci accompagnano per le città.

La prima è stata ovviamente Siviglia.

Grazie a ciò che ho visto, letto, e ai posti che ci ha mostrato la guida ho creato un percorso per il Barrio de Santa Cruz, quartiere centrale di Siviglia.

Credo siano le tappe principali per visitare l’essenziale di Siviglia in una giornata abbastanza leggera. Per il resto, se volete proprio prendervela comoda, basta un week end in modo da farsi anche una mini crociera sul Guadalquivir.

 

UN GIORNO A SEVILLA –

Come iniziare la giornata? Con una buonissima colazione a base di churros! E come se no? I churros sono dei bastoncini di pasta fritta serviti con cioccolata calda e possono essere semplici o anche ricoperti di zucchero, cannella.. sono davvero buonissimi! Purtroppo non ho avuto la possibilità di provarli a Siviglia quindi non posso suggerirvi nessun posto ma sono dell’idea che se nel vostro cammino verso la prima tappa trovate una churrería o un bel posticino dove vendono churros potete fermarvi subito, sono buoni ovunque!

Dopo esservi rifocillati siete pronti per una giornata di visita.

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La prima tappa è il Parque de Marìa Luisa, uno dei più noti giardini pubblici della città.

 

 

 

 

 

 

È immenso, vi consiglio di partire da Plaza America e attraversare tutto il parco per arrivare alla meravigliosa Plaza de España. Una passeggiata tra gli alberi e le diverse glorietas vi porteranno difronte ad una visuale incredibile fatta di azulejos..

Plaza de Espana (12)

Plaza de Espana

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I 4 ponti sul canale che circonda la piazza rappresentano i 4 regni di Spagna.

Plaza de Espana (30)

Dopo un’oretta di natura e mosaici di ceramica bianchi e azzurri potrete avventurarvi nel centro di Sevilla.

Alcàzar (1)
Dirigetevi verso il Real Alcázar de Sevilla, un insieme di palazzi che ricordano tanto i paesi islamici.

Alcàzar (2)

Tutte queste decorazioni particolari sono dovute alla conquista di Siviglia avvenuta nel 712 da parte degli arabi.

Alcàzar (5)

 

Salon de Embajadores

 

Patio de las Doncellas

Il nome italiano di questa sezione è “Cortile delle Fanciulle”.

Il nome si riferisce alla leggenda secondo la quale i musulmani di al-Andalus pretendevano dai regni cristiani spagnoli, come tributo, 100 vergini ogni anno.

 

[wikipedia]

Stagno di Mercurio

 

Per raggiungere la Catedral de Sevilla vi consiglio di passare per queste viuzze molto caratteristiche.

Patio de banderas

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Calle Pimienta

Plaza de los venerables

Calle Rodrigo Caro

E’ arrivato il momento di ricaricarsi, e con cosa se non con delle buonissime TAPAS? Per chi non lo sapesse le tapas sono piccole porzioni di specialità spagnole che si possono accompagnare benissimo con una Cruzcampo, la birra andalusa nata proprio qui a Sevilla. Proprio in Calle Rodrigo Caro, di fronte alla Cattedrale si trova la Bodega Santa Cruz. Anche qui non ho avuto la possibilità di provare qualcosa ma ho letto e sentito parlare molto bene di questo locale.

Mi raccomando assaggiate l’ensaladilla, sarebbe l’insalata russa ma credo sia fatta diversamente, a me è piaciuta da morire!

 

Pronti per ricominciare la visita si va in direzione della Catedral de Sevilla.

La Torre della Giralda è diventat un simbolo di Siviglia. Il nome deriva dalla statua in cima alla torre che girava su stessa per indicare i cambiamenti del vento.

Si accede dal Patio de los Naranjos, un patio interno circondato da aranci.

La costruzione iniziò nel 1401, sul terreno lasciato libero dalla demolizione della vecchia moschea Aljama di Siviglia.

[wikipedia]

Data la sua lunga costruzione durata più di 400 anni subì diverse correnti artistiche tra cui gotico, inascimentale, barocco, neoclassico…

La cattedrale di Siviglia è famosa anche per il mausoleo di Cristoforo Colombo, qui sono conservati i resti del grande esploratore che veniva a pregare in questa chiesa prima dei suoi lunghi viaggi. La tomba di Colombo fu portata a Siviglia nel 1902 da Cuba dove era custodita nella cattedrale dell’Havana. Dalla foto in alto si osserva come la tomba sia portata in spalla da 4 araldi che simboleggiano i regni della corona spagnola: Castiglia, Leon, Navarra e Aragona.

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Completato il giro della Catedrale si può salire in cima alla Giralda per ammirare il panorama di Siviglia dall’alto.

La particolarità di questa lunga salita è che non ci sono scale ma 34 rampe circolari che un tempo permettevano ai muezzin di salire fin su in sella ai loro cavalli.

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L’ultima tappa di questo tour è la Plaza de Toros.

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È la più antica di tutta la Spagna ed è il luogo dove si svolge annualmente la Feria de Abril.

 

Se volete ancora passeggiare o avete ancora qualche giorno una cosa che vi consiglio è farvi il lungofiume del GuadalquivirE’ una zona molto gradevole dove si può fare attività all’aria aperta oppure rilassarsi al sole sulle tante panchine presenti. Si può decidere di rimanere al livello della strada oppure scendere fino ai margini del Guadalquivir, l’atmosfera che si respira è molto piacevole e nelle tante giornate calde di Siviglia diventa un rifugio dove cercare refrigerio. [uniquevisitor]

Arrivando fino alla Torre dell’oro

Barrio de Santa Cruz (38)

 

Siviglia e il NO8DO

Siviglia.

Sevilla.

Seviglia.

Ormai da quando sono andata in Spagna non c’è una volta che non mi sbaglio e le dico tutte e tre chiedendomi quale sia la forma giusta.

Davvero, è incredibile, ultimamente ero più per quella mixata: seviglia. Mi piace di più.

Nel 2012 ho fatto la saggia scelta di iniziare un liceo linguistico e sapete perché? Al terzo e quarto anno si ha la possibilità di fare uno scambio linguistico con la classe che consiste nel conoscere un corrispondente – spagnolo, francese, inglese o tedesco, a seconda della lingue che si studiano – ospitarlo per una settimana ed essere ospitati dalla sua famiglia per un’altra settimana. –> uno dei principali motivi per i quali ho scelto un linguistico 😁

Quest’anno è toccato alla Spagna. Agli inizi di aprile siamo andati  una settimana a Siviglia e abbiamo visitato anche Granada, Cordoba e Cadiz.. uno spettacolo.

Parto da Siviglia, la città universitaria, quella che mi ha fatto da casa per un’intera settimana.

Chiunque abbia mai visitato Siviglia avrà sicuramente notato che ad ogni angolo della cittadina c’è questa scritta

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Ma davvero ovunque! Sui mezzi pubblici, sugli edifici, sui cassonetti dei rifiuti, sui lampioni..

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Bene. Non è un semplice simbolo riconoscitivo. Ha una lunga e profonda storia dietro, che ha origine nel lontano Medioevo.

Più precisamente nel XIII secolo, sotto il regno di Alfonso X il Saggio. Questo sovrano non era molto bravo in politica e a causa di una cattiva gestione dello stato ci fu un generale impoverimento. A questo punto Sancho, il figlio del re, espresse il suo disaccordo nei confronti del padre portando alla divisione del paese in due fazioni.  Alfonso, nonostante tutto, decise di restare a Siviglia e il popolo ricambiò la sua fedeltà all’amata città dimostrandogli comunque affetto e standogli vicino fino alla fine. In cambio di questa fedeltà il re compensò Siviglia con il simbolo onorario che vediamo ancora oggi.

Stando alla leggenda il simbolo NO8DO significa “NO ma deja DO”, cioè “Non mi ha abbandonato” in dialetto andaluso, poiché il simbolo “8” rappresenta un gomitolo che in spagnolo si dice appunto “madeja”.

[ho preso spunto da best-booking]

Io non credo nelle coincidenze, credo invece che ci sia sempre un motivo a ciò che ci accade ogni giorno. E vi sto dicendo questo perché prima di partire avevo deciso di farmi il primo tatuaggio proprio lì, a Siviglia. Il tutto è partito dalla mia migliore amica che un giorno mi disse che sarebbe stato bello se mi fossi fatta un tatuaggio in ogni posto importante che avrei visitato. Questa cosa poi l’ho presa sul serio, mi sarebbe davvero piaciuto. Mi sono informata su un qualche simbolo, un po’ come la Tour Eiffel per Parigi o il Colosseo per Roma. Ma niente, nessun monumento o qualcosa di simile così importante…

Poi ho trovato questo simbolo, mi piaceva, specialmente il nodo stesso fatto di corda.

Avevo appena compiuto 18 anni, ero a Siviglia, ho pensato: “ora o mai più.” Chiesi alla mia corrispondente e, più euforica di me, mi accompagnò da Seseintainueve Tatto y Piercing. Con il disegno e la pazienza della ragazza – mi ha rifatto la prova ben due volte 😅 – questo è stato il risultato.

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Una pazzia di cui sono stata fiera e continuo ad esserlo. E per questo devo ringraziare la mia migliore amica che mi ha incoraggiata, come sempre d’altronde.