Mediterranean cruise ~ Partenza

8 novembre 2015
Siamo partiti la seconda domenica di novembre. Direzione Venezia per imbarcarci sull’MSC crociere.

img_0303Era la mia seconda volta, ma non potevo ricordarmi molto della prima: avevo all’incirca 8 anni.

Ricordavo solo i lunghi corridoi, le scale larghe, enormi, il teatro, e tanto tanto mare. Ah, e mia nonna che mi diceva di non uscire dalla stanza senza di loro perché altrimenti mi sarei persa in quella nave.

Non ricordavo tutto quello sfarzo, non ricordavo davvero l’enormità della nave e di tutto ciò che la riguardava, come il teatro, le sale in cui si mangia, l’esterno con i campi da tennis, la palestra, le piscine e gli idromassaggio. È stato un po’ come quando Rose salì sul Titanic, mi sentivo così, estranea ma allo stesso tempo affascinata.


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Venezia di sera è una meraviglia.


Arrivammo a Bari la mattina dopo.

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Purtroppo essendomi concentrata principalmente sulle città straniere, Bari l’ho trascurata, ma davvero non saprei perché, come mi sia venuta questa brillante idea…

Appena scesi dalla nave abbiamo deciso di fare uno di quei giri con gli autobus turistici. Non li prendo ma in considerazione in genere, a me piace camminare, andare nelle stradine, perdermi, e forse è anche perché una parte di me inconsciamente vuole tutto sotto controllo… ma in tutti i miei viaggi mi è capitato due volte di prendere questi autobus, e a dire la verità non me ne sono mai pentita, perché alla fine ti fanno vedere i monumenti più importanti e te ne parlano anche un po’.

Dopo un giro di tutta Bari (è abbastanza piccolina) ci hanno lasciato 2 orette circa per visitarla a piedi.

Porto di Bari

cattedrale di San Sabino

Tornati in nave il primo spettacolo a teatro è stato “spettacolare”. 🙂

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Tra Vieste e Peschici. 21.08.13

E’ il ventuno agosto e siccome ho preteso di tornare di nuovo a Vieste.. mi ci hanno riportata!

Il percorso che abbiamo fatto è stato lo stesso dell’altro giorno ma abbiamo visto anche il castello, il panorama e abbiamo fatto dei giri nei vicoletti bellissimi di Vieste.

Questo è il percorso:

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Sono partita dalla stradina prima del mercato (A), salendo ho trovato di nuovo il mercatino 🙂 (B) e ho continuato salendo per la via fino a quando non ho girato a destra in Via Madonna della Libertà e subito dopo a sinistra. Su questa via ci sono dei ristorantini di cui uno è davvero bello perché ha i tavoli posizionati su una vita spettacolare. Passato l’ “arco” sono salita su per le scale e, a tappe ( 🙂 ) ho visitato la cattedrale (C), ammirato un’altra delle viste bellissime che ha Vieste (D) e ho scoperto con grande dispiacere che il castello si può visitare solo quando vengono organizzate manifestazioni o eventi culturali.

Una volta ritornata giù, scese le scale e girato a destra mi sono persa nei vicoletti e ammirato le viste spettacolari da ogni punto. Fatelo anche voi, è davvero bellissimo!

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E si riparte, direzione: Peschici (:

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Quel poco di Vieste _ La città

Il diciassette agosto, dopo aver passato buona parte del giorno al mare, decidiamo di visitare la città. Passa un’oretta da quando siamo entrati in macchina e finalmente riusciamo a parcheggiare e a scendere.

Ad aspettarci ci sono cinque gabbiani che… non so che verso fanno 😀 A dir la verità non mi sono nemmeno mai messa lì ad ascoltarli davvero, e devo dire che è forte, son belli.

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Saliamo verso la città, siamo in Viale XXII Maggio e di fronte a un Conad incontriamo un mercato. Orecchiette, pomodori secchi, olive condite, taralli, piantine di tutti i tipi, carrube – mai assaggiate -, e… pane da 25 chili 🙂
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Attraversiamo il mercato molto caratteristico, usciamo con la voglia di comprare tutto ciò che vedevamo e continuiamo a seguire la via in salita fino ad arrivare in Via Cesare Battisti in cui girando troviamo un carretto con un vecchietto che vende i ricci.. quanti ne mangiavo da piccola!

Voltiamo a sinistra nella prima via e salendo ancora troviamo una specie di arco di pietra in cui a sinistra c’era questo:

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Sotto l’ “arco” c’è un negozietto di souvenirs e all’entrata ci sono queste bellissime conchiglie appese ovunque che ti devi abbassare per passare. 🙂

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Saliamo, sorpassiamo l’arco e sulla sinistra c’è la cattedrale.DSC_7138 DSC_7140

Ora è arrivato il momento in cui spiego perché il titolo è “Quel poco di Vieste”: siamo saliti in paese verso le cinque e alle sette e mezza siamo dovuti tornare a casa.

Facciamo dietrofront e c’è un bel sole che ci aspetta.
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…e un acquedotto “pugliese” 🙂DSC_7144

DSC_7153 DSC_7156 DSC_7162Ultimi scatti in corsa dalla macchina.

Quello è l’Architiello, un “curioso caso di erosione marina”.

In pratica ho visto poco e niente di Vieste, e “quel poco” non mi basta. Devo ritornarci!

Quel poco di Vieste _ Spiaggia dei Colombi

Sono in vacanza, in un paesino nel Molise e ieri, diciassette agosto, abbiamo deciso di muoverci un po’ dalla casa al mare e andare in una di quelle spiaggette imboscate dove solo con una di quelle scalinate o discese allucinanti e pericolanti ci si può arrivare.

Mia zia si è stampata quattrocentocinquanta fogli di sole spiagge del Gargano. Ne ha decisa una e così ci siamo messi in viaggio.

Lungo la strada si vedeva una testolina rossa che spuntava fuori dal finestrino posteriore e scattava foto ininterrottamente. Ero io. C’erano viste spettacolari con rocce nel mare e case quasi fino alla punta, ulivi fantastici dalle mille forme: non potevo non fare foto!

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Dopo centotrenta chilometri arriviamo quasi a destinazione: Vieste. E’ una città bellissima della provincia di Foggia, in Puglia.

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Ho scritto quasi perché la nostra destinazione non è la città ma la spiaggia: Spiaggia dei Colombi. Prende il nome dalla Grotta dei Colombi che protegge idealmente la zona.

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Dopo una discesa ripida e piena di sassolini intenti a farci scivolare tocchiamo sabbia… e acqua. La spiaggia è molto bella, incastrata tra rocce, la sabbia è compattissima, probabilmente di notte il mare inghiottisce tutta la spiaggia, attorno ci sono rocce altissime e alberi di pino.

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Poi ho imparato che questo strano coso si chiama Trabucco (e non è il Nabucco di Verdi, come da stupida ho confuso io >-<), serve per pescare e a volte ci sono dei ristoranti dentro.

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Nel pomeriggio decidiamo di salire in città e… ci aspetta la salita!

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